Gli effetti della cannabis sativa

Cannabis Sativa

Modificato il: 25/02/2020

Gli effetti della cannabis sativa sul corpo umano.


Forse sai già che quando acquisti marijuana light a Milano compri Cannabis Sativa legale, ma probabilmente hai sentito dire che ci sono due ceppi fondamentali di canapa: Cannabis Sativa, Cannabis indica (accompagnati anche dalla più rara Cannabis ruderalis).

Gli esperti concordano sul fatto che la cannabis provenga dall’Asia centrale, e non c’è dubbio sulle differenze di aspetto e sugli effetti prodotti tra le varietà sativa e indica. Oggi esamineremo gli aspetti specifici che ci aiutano a distinguere tra specie sativa e indica.

Che cos’è la Cannabis Sativa?

La Cannabis sativa fu classificata nel 1753 dal biologo Carl Linnaeus come una pianta annuale della famiglia delle Cannabacee.

Questa pianta è stata fortemente coltivata nel corso della nostra storia come fonte di cibo, fibre e come medicinale, in quanto ogni parte di questa pianta meravigliosa viene raccolta e lavorata in modo diverso a seconda del suo uso.

A differenza della Cannabis indica, le varietà sativa producono tipicamente alti livelli di Cannabidiolo (CBD) piuttosto che il Tetraidrocannabinolo psicoattivo e inebriante (THC).

Leggi qui la differenza tra THC e CBD!

Gli effetti del CBD sul nostro corpo sono davvero di ampia portata; per esempio sono degne di nota le seguenti proprietà:

  • sedative,
  • ansiolitiche,
  • antipsicotiche,
  • antinfiammatorie,
  • antidolorifiche,
  • antiemetiche (anti-nausea),
  • anticonvulsivanti

E tante altre ancora.

I ceppi sativa ricchi di CBD sono non psicoattivi; non a caso si consiglia di scegliere un ceppo sativa ricco di cannabidiolo se si vuole evitare l’ansia delle varietà indica con prevalenza di THC.

Sai che il THC ha una forte interazione con la dopamina? Leggi qui: “Cannabis e dopamina: ecco cosa le lega“!

Differenze tra Cannabis Sativa e Indica

Cannabis Sativa e indica differenze

Pressoché tutte le piante di Cannabis sativa possono raggiungere, se coltivate Outdoor, il metro di altezza (e a volte anche superarlo); inoltre preferiscono tendenzialmente climi caldi e tropicali con un’atmosfera umida.

Si tratta di piante alte e sottili che impiegano tendenzialmente quasi il doppio del tempo di maturazione delle varietà indica.

Anche le foglie e i fiori presentano un aspetto diverso, in quanto i ceppi sativa hanno fogliame lungo e sottile e boccioli spesso lunghi e cilindrici, mentre le varietà indica hanno foglie tozze e boccioli generalmente più grandi.

Comunque ogni varietà influisce in modo diverso su ogni consumatore e, a causa delle estese pratiche di incrocio, i livelli di THC e CBD in ogni pianta differiscono non solo in base alla varietà, ma anche in base al coltivatore.

Non solo l’aspetto della Cannabis Sativa e di quella indica è decisamente diverso, ma anche gli effetti differiscono notevolmente tra le due specie.

Effetti della Cannabis Sativa VS Cannabis indica

La cannabis sativa classica, non depotenziata, è nota per il suo effetto stimolante ed energizzante che può aiutare a ridurre l’ansia o lo stress e aumentare la creatività e la concentrazione.

Quando invece si assume indica si può notare un aumento della calma, del rilassamento profondo e la riduzione dell’insonnia.

Ma in realtà in base alla varietà di marijuana presa in considerazione tali effetti possono cambiare. Le singole piante producono infatti effetti diversi, anche tra lo stesso tipo di cannabis. Tutto dipende dalla composizione chimica della pianta e dalla tecnica di coltivazione utilizzata.

Per esempio la marijuana light, che comprende ceppi di canapa sativa depotenziata, ha forti effetti rilassanti, antidolorifici, ansiolitici e tanti altri ancora. Potrebbe essere quindi molto utile in caso di insonnia, stress, ansia, depressione, dolori cronici e chi più ne ha più ne metta: i benefici del cannabidiolo sono infatti tantissimi.

Questi sintomi potrebbero essere tipici della Cannabis indica ma in realtà derivano proprio dalla forte presenza di CBD (che in alcuni casi supera perfino il 25%) e dalla quasi totale assenza del THC, che legalmente non può superare lo 0,2%.

Nelle specie non depotenziate è proprio la Cannabis indica ad avere maggiori quantità di CBD, ed è proprio per questo che alcuni effetti sono similari (tenendo però ben presente che l’erba light non ha effetti psicotropi mentre la classica indica sì).

In conclusione

La cannabis sativa, essendo una pianta ricca di THC (il cannabinoide psicotropo) può presentare i seguenti principali effetti a breve termine sul nostro organismo:

  • euforia
  • stimolazione della creatività
  • maggiore concentrazione
  • attacchi improvvisi di fame (la cosiddetta fame chimica)
  • eventuali allucinazioni
  • eventuale paranoia
  • eventuale stato d’ansia

La varietà depotenziata, dunque povera di THC ma ricca di CBD, il cannabinoide non psicotropo, può presentare invece i seguenti effetti (proprio per via delle alte percentuali di cannabidiolo):

  • ansiolitici
  • antidepressivi
  • anticonvulsivanti
  • antispastici
  • antiemetici
  • antiossidanti
  • antinfiammatori
  • rilassanti

Tali effetti, come puoi notare, sono altamente benefici, tanto che il CBD è un principio attivo attualmente oggetto di numerosi studi scientifici. Infatti potrebbe risultare davvero utile nel trattamento di tantissime problematiche come dolori cronici, effetti collaterali delle terapie farmacologiche e altro ancora.

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