Marijuana light in Svizzera: come funziona la consegna a domicilio

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Modificato il: 25/02/2020

La Svizzera è il principale produttore di marijuana light. Ma come funziona la consegna a domicilio in questo Paese?


Svizzera, patria del cioccolato, degli orologi, dei depositi bancari e…delle consegne a domicilio. Non stiamo parlando ovviamente delle consegne di una pizza piuttosto che di un’altra pietanza, bensì di quella della Marijuana light.

Insomma la consegna a domicilio di erba light è permessa non solo in Italia (per esempio con il nostro servizio di consegna di cannabis legale a Milano) ma anche in altri Paesi, come appunto la Svizzera.

Da un paio di anni nel territorio svizzero sono nate infatti alcune aziende, tra cui CBD Kurier e CannasBest, che avendo intuito in maniera lungimirante le immense potenzialità di fatturato di un’attività commerciale di questo tipo, si sono organizzate per la consegna a domicilio della Cannabis.

Entrambe le aziende recapitano gli ordini nei paesi limitrofi di Zurigo e a Zurigo stessa.

Certo, la legalizzazione completa della cannabis (come in California e in altri Stati) non è attiva, ma l’acquisto di marijuana light – e dunque di canapa sativa depotenziata – è legale eccome.

Come ordinare la Marijuana light in Svizzera e farsela consegnare a casa

consegna a domicilio marijuana light svizzera

La risposta per chi non è abituato a tale pratica è tanto semplice quanto sconcertante: basta avere compiuto il 18° anno d’età, andare sulla home page del sito di una delle aziende sopracitate (o di altri rivenditori e/o produttori di canapa svizzera), selezionarne la qualità di prodotto desiderata e metterla nel carrello.

Proprio come si farebbe per un qualsiasi altro prodotto di un qualsiasi altro shop online o market place… E proprio come puoi fare, se abiti a Milano, su legaldelivery.it!

Chiaramente l’unico requisito imprescindibile, oltre alla maggiore età, è abitare in una delle zone coperte dal servizio di consegna a domicilio.

La Marijuana light commercializzata nello stato neutrale per antonomasia, ha una buona concentrazione di CBD, ma THC inferiore all’1%.

Le aziende Svizzere puntano moltissimo sulla qualità del prodotto, che dovrà essere tra i migliori, ovviamente sempre rispettando quelli che sono i limiti imposti dalla legge.

In altre zone della Svizzera, come ad esempio a Bellinzona, l’ordine potrà avvenire anche telefonicamente presso un’altra azienda, in questo caso Green Passion, sempre con la consegna a domicilio. Il pagamento può avvenire comodamente al pony-express con emissione di regolare scontrino.

Anche in questo caso si è puntato, commercialmente parlando, sul fatto della consegna rapida a domicilio, per agevolare coloro che non posso recarsi direttamente presso i negozi.

Il vantaggio evidente, scegliendo un tipo di consegna di questo tipo rispetto ad una tradizionale spedizione postale, lo si può trovare nei tempi di consegna, che da due giorni lavorativi scendono a poche decine di minuti.

Come stabilire se una varietà di Marijuana light è legale

Come già detto, per essere considerata legale, in Svizzera la Marijuana light deve avere un valore di THC inferiore al 1%. Chiaramente, nel caso di qualche controllo effettuato dalle autorità, non sarebbe possibile appurare immediatamente se il prodotto rientri nei termini legali o meno.

Si rende quindi necessaria un’analisi chimica di laboratorio.

Qualora il prodotto analizzato dovesse appunto risultare legale, sarà innanzitutto restituito, ed il costo delle analisi verrà addebitato alle autorità che avranno ordinato il controllo.

In caso contrario invece, oltre a venire sequestrata, la cannabis non verrà restituita, le spese delle analisi saranno in questo caso addebitate all’esercente, e si procederà legalmente nei confronti di quest’ultimo in base alla normativa vigente.

La Svizzera è il principale produttore di marijuana light. Ma come funziona la consegna a domicilio in questo Paese?

Consegna a domicilio di cannabis light in Svizzera

La marijuana light ha un target di potenziali clienti che rientrano in una fascia d’eta over 35.

Il motivo è molto semplice: il 20enne tende a cercare qualcosa per “sballarsi”, ma dato il basso contenuto di THC della marijuana light… L’acquisto risulterebbe errato.

Il 35enne invece non la cerca (in genere) per lo sballo, ma semplicemente per rilassarsi (effetto dato per l’appunto dal CBD e non dal THC).

La marijuana light risulta perfetta per questa tipologia di persone perché non porta nemmeno gli effetti collaterali tipici della marijuana tradizionali, come la fame chimica, gli occhi rossi ed eventuale tachicardia.

Con questa premessa, sostanzialmente l’over 35enne di ritorno da quella che magari è stata una stressante giornata di lavoro, torna a casa, si siede sul divano, prende lo smartphone e la ordina esattamente come ordinerebbe una pizza, magari “gustandola” davanti la televisione.

Il successo della marijuana light in Svizzera, paradossalmente non è stato decretato dalla Cannabis in sé, quanto da quelle aziende che hanno optato, per la consegna, su di un pony-express.

I numeri della marijuana light in Svizzera

All’inizio del 2017, i produttori di marijuana light nel paese Elvetico erano solo cinque.

A distanza di soli 12 mesi erano già diventati 490, ad oggi ne sono stimati 630. Questi numeri vanno a confermare quello che è il trend positivo dell’erba light, anche se chiaramente un maggior numero di produttori e venditori ha portato, come avviene per qualsiasi prodotto di un qualsiasi mercato capitalistico, ad un abbassamento (in alcuni casi notevole) dei prezzi.

Ovviamente questa libera concorrenza ha permesso sempre a più persone di poter comprare ed usare la marijuana light.

Dato il boom di attività iniziate grazie a questo prodotto, ed alla conseguente sovrapproduzione, ovviamente la Svizzera sta pensando di diventare un Paese esportatore.

In questo caso sussiste però un problema a cui ancora non si è posto rimedio: i valori di THC consentiti in Svizzera, come già detto, sono per un massimo dell’1%, valore nettamente più alto di quello consentito negli Stati vicini.

Qua in Italia, ad esempio, la percentuale di THC tollerata è inferiore allo 0,6%, dunque importare canapa dalla Svizzera è per il momento vietato.

Questo fattore sta però stimolando un export purtroppo illegale, che probabilmente porterà ben presto a dei controlli più rigidi sulla filiera stessa, onde evitare di incorrere in sanzioni molto pesanti.

Il fatto di poterla ordinare tranquillamente facendola recapitare alla propria abitazione, ha contribuito inoltre ad un definitivo salto generazionale di vedute. Infatti il pensiero stesso che sia tutto così semplice ha permesso lo sdoganamento, in questo caso morale, della marijuana light in Svizzera.