La cannabis è legale in Polonia?

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Modificato il: 25/02/2020

Devi partire per la Polonia, ma prima di tutto vuoi sapere se la cannabis è legale in questo stato? Scoprilo leggendo questo articolo!


Sei solito acquistare marijuana light e fartela recapitare a domicilio (magari con il nostro servizio di consegna di cannabis light a Milano) ma ora devi partire per la Polonia e non sai che pesci pigliare?

Essere a conoscenza della situazione della nazione che si intende visitare è assolutamente indispensabile per non incorrere in spiacevoli inconvenienti.

Noi vogliamo aiutarti in questo senso, e mostrarti la paradossale situazione legale della Polonia sul versante erba light.

Iniziamo dalle basi.

Vuoi sapere dove è legale l’erba in Europa perché ami viaggiare e visitare gli altri Paesi? Leggi il seguente articolo “Marijuana legale in Europa: dov’è permessa la vendita e la consegna a domicilio“.

Se invece vuoi partire in Sud America clicca qui “Uruguay e marijuana legale: ecco cosa dice la legge“!

Storia della cannabis in Polonia

Nel 2016, in base ai dati forniti dall’EIHA (European Industrial Hemp Association), gli ettari coltivati a canapa in Polonia erano circa 800, ma nell’anno successivo sono passati a circa 1300.

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In base ai dati forniti da Hemp Today, il Programma di Finanziamento dal Governo per l’Espansione della Coltura, lo Stato avrebbe previsto una serie di investimenti per portare entro il 2020 a 8000 gli ettari coltivati a cannabis.

La situazione attuale, tuttavia, riflette anni di rivendicazioni e di cambiamenti legislativi: negli anni ‘60 in Polonia la cannabis era legale con circa 30.000 ettari coltivati.

Negli anni successivi la lotta alle droghe, sommata alla mancanza di investimenti e di macchinari, portò ad un abbandono dei campi, fino ai primi anni 2000, quando si è avuto un rinnovato interesse per questa coltura.

Il governo, grazie alla spinta del Ministero per l’Agricoltura, decise di stanziare finanziamenti per circa 3,6 milioni di euro al fine di incrementare la coltivazione di cannabis sul suolo polacco.

Scopo di tale finanziamento era quello di incentivare nuovamente la coltivazione di canapa per promuovere, grazie ai molteplici impieghi industriali, l’economia del paese.

Il governo polacco fu uno dei primi in Europa a comprendere a pieno il potenziale economico della canapa, tanto che la Polonia è attualmente uno dei principali produttori ed esportatori internazionali di sementi.

Basti pensare che alcune varietà, come la Białobrzeskie e Schiavi Seeds, sono nate in Polonia per adattarsi al meglio sia alla produzione di fibra che di semi.

Queste due varietà vengono da ceppi originari dell’Europa Centrale, che presentano un tenore di THC contenuto entro lo 0,2%, quindi rispettano gli standard della Comunità Europea e possono essere commerciati anche in Italia.

Utilizzo della cannabis in Polonia

La cannabis legale, dunque, è particolarmente diffusa in Polonia, per quanto gli utilizzi legali che se ne possono fare sono solo due:

  • La coltivazione, produzione e distribuzione di cannabis industriale, destinata, cioè, all’impiego di fibre e sementi per ricavarne prodotti derivati (stoffe, materiale edile, oli, etc.);
  • Dal 2017 è possibile assumere farmaci prodotti con cannabis, a scopo totalmente terapeutico. La Polonia non produce farmaci di questo tipo e tende invece ad importarli dall’estero.

I farmaci a base di cannabis reperibili in Polonia sono principalmente 3: Bediol, Bedrocan e Sativex. I primi due servono a trattare l’epilessia resistente ai farmaci nei bambini, mentre Sativex viene utilizzato per i crampi muscolari a chi è affetto da sclerosi multipla.

Tutti questi farmaci hanno bisogno di un permesso per essere acquistati.

Insomma: possiamo affermare che la situazione in Polonia sia molto simile a quella dell’Italia!

Cosa rischi se assumi, sei in possesso di cannabis o medicinali senza autorizzazione in Polonia

La prudenza non è mai troppa ed è giusto essere informati correttamente su quello che si rischia se si detiene cannabis senza autorizzazione, oppure si coltiva o si è in possesso di piante che hanno un quantitativo di THC superiore alla legge.

Consumare cannabis senza autorizzazione in Polonia è considerato a tutti gli effetti un crimine e può comportare da un minimo di un anno di carcere ad un massimo di tre anni per le piccole quantità.

Se invece si è in possesso di grosse quantità, e di conseguenza si punta alla vendita, si rischia fino ad un massimo di 10 anni di reclusione.

Il possesso e l’utilizzo personale sono invece stati depenalizzati.

La cannabis secondo l’opinione pubblica polacca

Nel corso della storia, la Polonia è stato un paese che ha avuto forti problemi economici, con alti tassi di povertà che spesso hanno portato ad una forte dipendenza della popolazione da alcool e da droghe.

Sebbene questi tempi ormai sono solo un brutto ricordo, la Polonia mantiene ancora una rigida regolamentazione su questi due articoli, per quanto i movimenti di legalizzazione abbiano i propri rappresentanti al governo.

Il candidato sindaco di Cracovia, Konrad Berkowicz, durante la campagna elettorale del 2018, fra i vari punti in programma prevedeva un maggior realismo legislativo circa la marijuana, specialmente considerando che essa è facilmente reperibile e che, nel caso della marijuana light, non si possa affatto parlare di sostanza stupefacente;

Inoltre numerosi gruppi puntano alla legalizzazione di questo prodotto non solo a scopo ludico-ricreativo, ma soprattutto a scopo medico. Infatti, al giorno d’oggi, è molto difficile per un paziente polacco reperire dei medicinali a base di cannabis, sia perché hanno bisogno di autorizzazioni sia perché devono essere importati da altri Paesi.

Complessivamente, dunque, chiunque si recasse in Polonia potrà riscontrare una situazione paradossale.

Una nazione in cui la coltura della cannabis è sempre più diffusa ma che, per quel che concerne la detenzione e l’uso personale di cannabis light (legalmente non una droga), è fortemente ancorata ancora ai decreti protezionisti della seconda metà del secolo scorso.